Ecco un link che aiuta a cogliere annessi e connessi dell’HTML5:
Il problema non è più/non è tanto se sia una buona idea l’HTML5. Ormai il W3C ha dismesso XHTML 2 (ma non ha dismesso XHTML: infatti accanto alla specifica HTML5 viene sviluppata in parallelo XHTML5). Il punto è capire cosa sarà questa strana creatura.
Ne avevo parlato inizialmente qui, e poi con un’intervista a Carl Dubost su Apogeo. Ma, ora che le cose stanno entrando nel vivo (leggi: i browser stanno iniziando a supportare sottoinsiemi di HTML5), alcune implicazioni, specialmente sui video e sull’interattività “light” delle applicazioni web, cominciano a chiarirsi. Ovvio che i produttori di Flash, Silverlight e compagnia si stiano preoccupando. Quelli di Flash anche alla luce della ritrosia di Apple ad inserirlo nell’iPad. L’articolo spiega perché non è detto che debbano agitarsi più di tanto, ma, certo, è meglio che si attrezzino…
Per chi vuole un quadro più completo della situazione segnalo anche qualche altro link:
- Qui si inizia a parlare di competizione fra HTML5 e Flash
- Qui invece Kevin Lynch, CEO di Adobe, sostiene che HTML5 riporterà il web nell’epoca buia del video
- La posizione di Jeremy Allaire, fra i creatori della piattaforma Flash in Macromedia, su TechCrunch
- L’arrivo di HTML5 (in via sperimentale) su YouTube (lo si attiva qui, per i browser che lo supportano).
Chi ha bisogno di video, quando ci sono polemiche così?… Buon divertimento!